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MTB: Zermatt - Riffelalp |
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Scritto da fabri |
Giovedì 15 Settembre 2011 21:14 |
Località di partenza e arrivo: Quattro anni fa, in questo periodo, ero convalescente per una fastidiosa malattia che mi impediva di svolgere attività fisica: presi un giorno di vacanza e - da perfetto turista - soddisfai una curiosità che da sempre avevo, ovvero salire al Gornergrat da Zermatt con il famoso trenino dei ghiacciai. Era una giornata splendida e rimasi affascinato dallo spettacolo che si godeva da lassù. Mi ripromisi di ritornare, questa volta però con la sola forza delle mie gambe, e così oggi è venuto il momento di tenere fede a quella promessa: purtroppo però una cosa sono le intenzioni, ed un'altra la realta dei fatti..... Di Zermatt si può dire tutto e il contrario di tutto: personalmente non amo i luoghi troppo affollati e preferisco di gran lunga il silenzio e la solitudine cui non fanno certamente difetto le montagne dell'Ossola, pur vicine. Però una cosa è innegabile: il panorama sulle montagne circostanti, celebrato da migliaia di foto, filmati, illustrazioni è di una bellezza così assoluta da far passare in secondo piano qualunque tentativo umano fatto per abbruttirlo (e gli svizzeri in questo ce ne hanno messo di impegno, tra impianti, colate di cemento e altre brutture.....) La risalita si fa dura proprio quando si incrociano i binari della ferrovia: occorre prendere una decisione, ma in realtà sono le mie gambe che hanno già deciso di ribellarsi all'idea di sciropparsi ancora 600 metri di dura salita verso il Gornergrat. Per oggi basta così, potrei risalire con il treno ma il mio stupido orgoglio di ciclista integralista non prevede questa opzione, sarà per un'altra volta... Quindi è ora di scendere verso Zermatt: scelgo di farlo passando per Riffelalp, uno degli alpeggi "storici" della località con vista impagabile sul Cervino. Una breve pausa in un elegante bistrot per una fetta di torta (che ho saldato con cinque chili di cambiali e che mi ha messo del giusto cattivo umore per affrontare la discesa) ed eccomi pronto: i cartelli rossi invitano a seguire le piste, ma io non ci penso nemmeno e imbocco il primo stretto sentierino che scende verso valle, e che si rivelerà del tutto godurioso, sufficientemente tecnico ma non estremo. Senza sapere bene come, e seguendo lo stesso principio fisico secondo il quale a valle rotolano anche i sassi, mi ritrovo in breve a fondovalle, ma sull'altro versante, ed una breve risalita mi porta al piccolo e delizioso borgo di Blatten, dove ancora sopravvivono alcuni "stalden", le tipiche abitazioni walser in legno poggiate sui basamenti in sasso. Sono gli ultimi sgoccioli di discesa, imboccando un sentierino gradinato arrivo alla periferia di Zermatt: attraverso la via principale della cittadina, in mezzo al più svariato assortimento turistico che si possa immaginare, ed imbocco la strada di ritorno verso Tasch. Ci sarebbe anche un sentiero, ma sono troppo stanco per cercarlo, e dopo una penosa discesa su asfalto arrivo a Randa a recuperare l'auto. E' stata una giornata faticosa, ma ne è valsa la pena: il conto con il Gornergrat è solo parzialmente saldato....
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Ultimo aggiornamento Martedì 20 Settembre 2011 13:13 |